Per la fase iniziale di apprendimento consiglio di tirare ad un battifreccia a breve distanza (circa 7 metri) e senza alcun centro, concentrandosi così unicamente sulla tecnica di tiro, dimenticando dove tirare e pensando unicamente a come tirare.
La mira, al contrario di ciò che si potrebbe pensare, è l'ultimo dei problemi. Un buon arciere è fatto più da una buona posizione di tiro che da una buona mira.
I piedi vanno tenuti larghi circa come le spalle (quando possibile) e allineati su un'immaginaria linea diretta verso il bersaglio.
L'arco va impugnato centralmente allineando il polso in modo che l'articolazione stia in equilibrio senza impegnare la muscolatura, stringendo l'arco il meno possibile, quanto basta per non lasciarlo cadere al momento dello sgancio, evitare assolutamente di trattenere la freccia con l'indice.
Le dita sulla corda, indice sopra la cocca, medio ed anulare sotto, vanno tenute a circa 5mm. di distanza dalla cocca.
Alzare ora l'arco, sempre inclinato, verso il bersaglio e trazionarlo pochi centimetri, in questa fase bisogna fare attenzione a mantenere la spalla del braccio che impugna l'arco più bassa possibile e il gomito del braccio della corda più alto possibile. Ora compite la trazione completa, fino a raggiungere con l'indice l'angolo della bocca; tenendo il pollice in basso, sotto la mandibola.
La trazione va accompagnata da un'inspirazione e condotta con la muscolatura della schiena, lasciando le braccia rilassate. L'aria andrà espirata solo dopo lo sgancio.
La posizione a sinistra, tipica del principiante, è quella sbagliata. Quella di destra è la posizione corretta.
La fase di trazione va eseguita sollevando l'arco con l'asta già allineata al centro e non lateralmente o sopra. Il puntamento diventa così fase integrante della trazione iniziando sin dall'incocco della freccia, con un unico gesto fluido e preciso, senza sprecare secondi preziosi. Giunti all'ancoraggio, indice (o medio) all'angolo della bocca, bisogna sentire che la cocca sia sotto la perpendicolare dell'occhio dominante e l'asta non appaia storta.
Il braccio dell'arco spinge, proteso come ad indicare il centro. Ora, dopo pochi istanti di intensa concentrazione, la mano si rilasserà fino a fare "scappare" la corda. Se dopo lo sgancio la mano risulta contratta e/o lontana dal viso, significa che lo sgancio era nervoso e volontario.
Bisogna invece che esso sia rilassato ed involontario quanto più possibile. Durante i pochi istanti prima dello sgancio, la testa leggermente inclinata con l'arco vi aiuterà ad allineare l'asta ed i due occhi aperti, a cercare la sensazione che essa sia indirizzata al centro.
Per allenarvi a questa sensazione prendete una freccia senza l'arco, impugnatela come se tiraste veramente e puntate un occhio di un vostro amico a circa 10 mt.; quando sentirete, secondo la vostra sensazione, che essa sia puntata sull'unico occhio aperto del vostro amico, chiedete il suo parere e correggete secondo le sue indicazioni. Potendo soffermarvi a lungo in quella posizione fate il vuoto nella vostra mente ed assaporate quella sensazione; è quella che dovrete ricercare durante il tiro.
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